I Buonaparte a Sarzana
Buonaparte e Sarzana, un lungo indissolubile legame fra questa nobile famiglia e la Città che ha visto dall’inizio del secolo XIII alla metà del secolo XVI, i Buonaparte fra i massimi esponenti della vita cittadina come Sindaci, Ambasciatori, Procuratori, membri del Consiglio degli Anziani, Notai, imparentati con importanti famiglie come i Malaspina, i Calandrini. Poi l’emigrazione in Corsica, allora sotto la Repubblica di Genova, come Sarzana; qui questi emigrati sarzanesi con una discendenza diretta ed ininterrotta, hanno dato i natali a colui che ha dato i maggiori lustri al casato, divenendo Imperatore dei Francesi e dominatore di mezza Europa: Napoleone Buonaparte. Che Napoleone sia discendente diretto dei Buonaparte sarzanesi è ormai fuori d’ogni dubbio, lo confermano studi recenti ed è stato affermato in più occasioni dallo stesso. Il fratello maggiore, Giuseppe, era stato a Sarzana nel 1789 in cerca di documenti che provassero le nobili origini della propria famiglia la cui storia, seppure brevemente, merita di essere raccontata.. Anche una Bonaparte per matrimonio ha dimorato a Sarzana: l’Imperatrice Maria Luisa, arciduchessa d’Austria, è stata ospite dei marchesi Remedi ed ha dormito presso i conti Picedi il 16 agosto 1817, quando era divenuta duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Il lettore troverà indifferentemente citato il cognome Bonaparte o Buonaparte: non si tratta di un errore di trascrizione, bensì dell'evoluzione lessicale della lingua, quando il latino si trasforma in italiano ed allora, ad esempio come nel nostro caso, il Bona diventa Buona. Lo stesso Napoleone poi ritrasformerà il proprio cognome da Buonaparte a Bonaparte, eliminando il dittongo uo, di difficile pronunziazione nella lingua francese.
A Sarzana i Bonaparte, che sono quasi tutti insigniti del titolo di "Ser" cioè notaio e hanno spesso ricoperto importanti incarichi nel governo della città: alcuni sono stati eletti alla carica di Sindaco, altri di Priore, altri ancora membri del consiglio degli Anziani, ambasciatori e procuratori della città. Riguardo ai matrimoni con importanti famiglie, va ricordato quello contratto tra Giovanni Bonaparte e Isabella Calandrini nel 1397, anno in cui viene alla luce il cugino di questa, Tommaso Parentucelli che diverrà pontefice nel 1447 col nome di Niccolò V, grande umanista e fondatore della biblioteca vaticana. Uno dei cinque figli nati da questo matrimonio, Cesare Bonaparte, sposa nel 1440, donna Apollonia Malaspina, figlia di Nicolò Malaspina marchese della Verrucola. I marchesi Malaspina costituivano una delle famiglie di più antica nobiltà della penisola imparentata, come ricorderà lo stesso Napoleone, anche coi Brunswick, casa regnante d'Inghilterra. Giovanni, figlio di Cesare, è il primo Bonaparte che, seppure temporaneamente, si trasferisce in Corsica, a Bastia, come reggente per conto della potente famiglia dei Campofregoso che univano al dominio sulla Corsica la loro signoria su Sarzana e Genova. Tra le famiglie dei Campofregoso e Bonaparte vi era, infatti, un consolidato rapporto d’amicizia rinverdita da comuni interessi letterari come dimostra l’assidua frequentazione della biblioteca dell’illustre famiglia genovese nella loro dimora di Sarzanello del colto Cesare Arrivano anche per i Bonaparte, come spesso accade, le avverse fortune ed il figlio di Giovanni, Francesco, va in Corsica quale mercenario e balestriere a cavallo al soldo di Genova. Gabriele, figlio di Francesco, anch’egli mercenario a cavallo, vende tutte le proprietà che ha a Sarzana e si stabilisce definitivamente ad Ajaccio; costui è considerato il capostipite dei Bonaparte di Corsica.